sabato 13 giugno 2009

sorry...


Scusatemi ma in questo ultimo periodo faccio molta fatica a conciliare tutto... questi esami sono veramente pesanti... e poi in questo periodo ho partecipato ad un corso di formazione per animatori/educatori in particolare per l'animazione estiva!! e' stata molto interessante perchè mi ha dato la possibilità di ritrovarmi in quello che ci fanno studiare a scuola, soprattutto nel campo della motivazione. Per gli adolescenti è fondamentale l'aspetto motivazionale.

Bene ora ritorno a studiare più tardi lacerò un nuovo post su" le soluzioni tentate dal minore per la ricerca della sua identità"!

A presto!! :-)

venerdì 15 maggio 2009

Identità Etnica


I soggetti scoprono la loro identità etnica soprattutto quando si trovano a dover vivere mutamenti che li pongono in contatto con altre culture e tradizioni di altri che sono considerate come estranee, diverse e sostanzialmente non condivisibili e che pongono le premesse per forme di separazione e di esclusione.
Questo fenomeno riguarda sia coloro che sono immigrati, sia gli abitanti originari del luogo; all'identità etnica si fa riferimento ogni qualvolta si sente il disagio di aver a che fare con proposte di identità che contrastano nei volori con quelli assorbiti durante il processo di socializzazione.
Per i bambini immigrati questo fenomeno è denso di ambiguità perchè è ambiguo il rapporto tra il


  • paese d'origine = dove i genitori vogliono tornare e su cui si favoleggia, ma che è anche il paese da cui si è dovuto partire, a volte sforzatamente, e il

  • paese d'arrivo = che è un luogo in cui si è stranieri, ma dove più concretamente si possono realizzare speranze di emancipazione.

Così i minori si trovano di fronte a identità diverse che molte volte possono causare disagio.


Ma il minore sempre alla ricerca di una sua identità cerca delle soluzioni .... che vedremo nel prossimo post!!!


Ciaoooooooo!!!!


martedì 5 maggio 2009

ALTRE REALTA'

Oltre ai bisogni tipici delle diverse fasce di età esistono, poi, situazioni che si connotano per la loro specificità, come minori stranieri e minori maltrattati.
In questo post analizzerò i MINORI STRANIERI.
Questi non sono di per se soggetti a rischio di disagio, lo divengono perchè il processo di interazione all'interno del Paese nel quale sono immigrati si rivela denso di problemi e, in alcuni, fallimentare. Si tratta di un processo che presenta caratteristiche diverse in relazione a una molteplicità di fattori, il primo dei quali è la tipologia di minore straniero che può essere:
_ un minore nato in italia
_ bambini o rargazzo "ricongiunto"
_ ragazzo presente da solo
_ minore in cerca d'asilo
_ minore giunto per adozione internazionale
_ figlio di coppia mista

Come si può vedere, ciascuna di queste situazioni presenta carartteristiche specifiche. E' necessario non confonderle perchè si rischia una visione stereotipata della realtà.
Il processo di integrazione pone un problema difficile da affrontare sia per il minore, sia per la società ed è riconducibile all'incontro/scontro tra diverse identità culturali, tra modelli di vita educativi, tra richieste sociali differenti, tra modi diversi di concepire e agire i ruoli famigliari e sociali. Tutto questo è riconducibile all'identità etnica.
Di questo ne parlerò nel prossimo post.
CIAO A TUTTI!!!

martedì 14 aprile 2009

I BISOGNI PREVALENTI DI UN ADOLESCENTE

Il bisogno di identità.
Nel periodo adolescenziale ci sono una serie di domande che il giovane rivolge a se stesso: "chi sono?", "come sono?", "come voglio essere?", "quale ruolo mi prefiguro da adulto?"... Il gruppo, facilita come uno strumento che facilita il passaggio dalla vita protetta della famiglia in cui i ruoli e le regole erano definite, al mondo adulto in cui è necessario scegliere.
Il gruppo è fondamentale per un adolescente, qui si confronta, scambia opinioni, si interroga su questioni extrascolastiche, si confida con certi membri del gruppo su argomenti top secret al gruppo famigliare. Con il gruppo inizia a sentirsi adulto, inizia ad essere indipendente.
Il bisogno di indipendenza si ciniuga molto spesso a una dose di onnipotenza tipica del pensiero adolescenziale. Sembra che mai nulla di grave possa accadere, che il fatto di pensare a una cosa significhi automaticamente la sua realizzazione, con una sottovalutazione del rischio o addirittura una sfida nei confronti di comportamenti a rischio come modo per affermare se stessi.
L'ultimo è il bisogno di "senso" , l'adolescente in questa fase i chiede "perchè fare?". Il ragazzo è alla ricerca di un'attribuzione di senso ad una serie di attività e doveri da compiere.
Quindi si ricerca un collegamento tra un agire ed un pensiero che riguarda se stesso o la realtà che gli è intorno.


Ciaooooooooo a tutti!!!! :-)
Sono Martina Ferrari e in questo blog verranno affrontate tutte le problematiche degli adolescenti, è periodo fondamentale per la crescita di ogni ragazzo.
Spero di suscitare un pizzico di curiosità a tutti quelli che verranno a visitare questo blog.